Dal comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri si ricava che "il disegno di legge in materia di prostituzione, per la prima volta configura come reato l’esercizio in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche al fine di meglio contrastarne lo sfruttamento da parte di organizzazioni criminali. Le misure sanzionatorie sono le medesime anche per chi si avvale di (ovvero contratta) tali prestazioni nuove e più rigorose sanzioni sono introdotte per contrastare la prostituzione di minori di diciott’anni, sia con riferimento all’induzione che al favoreggiamento, allo sfruttamento, alla gestione, organizzazione e controllo di questa fattispecie particolarmente odiosa di prostituzione. Se si tratta di soggetto di nazionalità extracomunitaria, il minore che eserciti la prostituzione sul territorio dello Stato verrà rimpatriato in forma assistita, con adeguate forme di tutela della sua integrità psicologica, finalizzate anche al reinserimento sociale nel suo Paese."
Attendiamo di avere tra le mani il testo del ddl per dare più precisi approfondimenti.
Nella medesima riunione, inoltre, su proposta dei Ministri della giustizia, Angelino Alfano, del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, e per le politiche europee. Andrea Ronchi è stato predisposto un disegno di legge per il conferimento al Governo della delega ad adeguare la normativa esistente in materia di stupefacenti ai Regolamenti comunitari (273/2004 , 111/2005/, 1277/2005) che riguardano i cosiddetti precursori di droghe. Questa nozione, nuova per il nostro ordinamento, comprende tutte quelle sostanze che pur non avendo un diretto effetto psicotropo sono indispensabili alla catena di produzione delle sostanze stupefacenti vere e proprie (solventi per vernici, profumi, prodotti per l’igiene); tenuto conto che si tratta di prodotti di largo uso nell’industria chimica, la normativa comunitaria prevede un sistema di autorizzazioni e controlli per ridurne e circoscriverne l’offerta, con il fine di interferire sul mercato mondiale della droga. Il provvedimento disciplina anche i criteri per un robusto apparato sanzionatorio e le verifiche triennali per testare l’efficacia delle misure adottate.